Il pubblico è tutto per lui, venuto a celebrare l’ormai prossima conclusione del suo percorso di riabilitazione a La Rocca dopo il coma cerebrale. Per dire grazie, Mirco Sperotto ha scelto di esibirsi con la sua band in un concerto-aperitivo, tutto cover rock elettronico, al Bulldog’s Holland Pub di Altavilla Vicentina, a due passi dal centro dell’associazione Brain.
“L’idea è partita dal dottor Bertagnoni (direttore dell’Unità Gravi Cerebrolesioni dell’ospedale di Vicenza, ndr) che, al momento delle dimissioni, mi ha fatto promettere di ritornare per suonare. Non ho avuto occasione di farlo in ospedale, ma quando si è ventilata l’ipotesi di realizzare un concerto per La Rocca non ci ho pensato due volte”, racconta il quarantunenne con la passione per la batteria. Con Filippo e Paolo forma la band Snowball and the war pigs, dal nome di uno dei protagonisti de “La fattoria degli animali” di Orwell, con cui ha reinterpretato, tra gli altri, brani dei Depeche Mode, dei Massive Attack e degli Editors.
Dall’incidente in bici al coma cerebrale
L’incontro di Mirco con la comunità alloggio gestita dalla cooperativa sociale Sogno e Vita risale all’estate 2023.
“Nel mese di gennaio sono rimasto vittima di un incidente stradale. Mi stavo recando al lavoro in bicicletta ed ero lungo la pista ciclabile. In corrispondenza di un sottopasso mi sono scontrato con un altro ciclista. Sono caduto e ho battuto la testa”.
L’impatto è stato così forte da procurargli un trauma cranico che lo ha portato al coma per due mesi.
“Ho dato un po’ di lavoro all’ospedale – dice con un mezzo sorriso –. I medici hanno dovuto asportare una parte di cranio, per via dell’emorragia cerebrale, e mettere una valvola perché il liquido cerebrale premeva sul cervello. C’era poi da tenere sotto controllo la pressione. Ci sono volute sette settimane, ma questi interventi mi hanno permesso di uscire dal coma”.
La riabilitazione dopo il trauma cranico
Dalla bella notizia al recupero. Per Mirco è iniziata, prima in ospedale e poi a La Rocca, una lunga fase dedicata alla riabilitazione post coma che ha interessato più fronti.
“Ho cominciato con la fisioterapia perché avevo la parte sinistra del corpo paralizzata e stavo sulla sedia a rotelle. Non solo. Con il coma avevo perso 15 chili e la muscolatura, con conseguenti problemi di equilibrio e di deglutizione – svela –. Mi dicevano che dovevo mangiare per riacquistare peso, ma facevo fatica a mandare giù qualsiasi cosa, persino la saliva”.
La tenacia, però, non ha mai abbandonato il batterista.
“Quando ho ripreso a stare in piedi e a camminare, ho trovato lo stimolo per impegnarmi ad affrontare anche gli altri problemi”.
Uno di questi ha riguardato la voce: “Riascoltando un video in cui parlavo ad altri pazienti, ho notato che la voce era bassa e monocorde e allora ho fatto logopedia. I miglioramenti sono stati molto più graduali, ma ho ritrovato il mio timbro”.
Il ritorno al lavoro e la famiglia
A circa un anno e mezzo da quel brutto incidente, Mirco ha potuto finalmente riprendere anche il lavoro. Lui che di professione fa l’ingegnere e si occupa di energie rinnovabili.
“Il reinserimento sta avvenendo per step. Ne sono particolarmente felice perché mi sento utile e posso stare con i colleghi a cui ero affezionato”, conclude Sperotto, che non manca di pensare alla sua famiglia.
“Da quando mi è stato concesso di rientrare a casa ogni giorno dopo la riabilitazione a La Rocca, la qualità della mia vita è migliorata decisamente. È stato molto difficile rimanere lontano da mia moglie e dai miei figli per tanti mesi. Ora voglio godermeli stando loro vicino”.
Intanto, per esprimere il suo riconoscimento a quanti lo hanno aiutato in questo tempo, ha scelto di dedicare ad operatori, familiari e amici le parole della musica.