Si rinnova il dialogo tra l’Associazione Brain Traumi Cranici Odv e il mondo della scuola all’insegna di un triplice obiettivo: sensibilizzare le fasce giovanili sulle diverse forme di disagio (problemi cognitivi, comportamentali, emotivi, motori, sociali) con cui le persone con gravi lesioni cerebrali acquisite sono costrette a convivere, favorire il confronto e il dialogo tra le persone portatrici di una disabilità acquisita e gli studenti, in un’ottica inclusiva, e offrire alle persone colpite da un trauma cranico, un’emorragia cerebrale o un’anossia cerebrale l’occasione di essere promotrici di un messaggio di prevenzione e partecipazione attiva.

Questa mattina, grazie al sostegno economico di ITAS Mutua Alto Vicentino, presso il Faber Box di Schio i pazienti ospiti di Brain sono stati protagonisti dell’iniziativa “Anche per sogno!”, che li ha visti proporre agli studenti del liceo scientifico sportivo “Tron – Zanella” della città laniera uno spettacolo teatrale incentrato sui temi della disabilità e dell’inclusività, cui è seguito un dibattito durante il quale gli stessi studenti hanno potuto porre domande sulle loro storie individuali, sul percorso riabilitativo che stanno affrontando e anche sui possibili sbocchi occupazionali nell’ambito della disabilità acquisita.

L’Associazione Brain – spiega la presidente Edda Sgarabottolo – lavora da oltre 30 anni al fianco delle persone che hanno subito una grave lesione cerebrale e delle loro famiglie e, secondo la nostra esperienza, qualsiasi progetto di riabilitazione (sia essa fisica o cognitiva) e reinserimento sociale non può esimersi da un lavoro di collaborazione e sensibilizzazione del territorio e della comunità in cui le famiglie vivono. È in questo contesto che si inseriscono le nostre proposte alle scuole, nella convinzione che i giovani siano i primi interlocutori per un dialogo costruttivo intorno al tema del rischio e quindi della prevenzione. Ringraziamo ITAS Mutua Alto Vicentino per il sostegno economico a questa nostra importante iniziativa”.

“È dal 2006 che ci occupiamo di prevenzione lavorando nelle scuole primarie di primo e secondo grado e in quelle secondarie di secondo grado – sottolinea Ilaria Locati, psicoterapeuta responsabile del progetto –. La principale caratteristica dei nostri interventi è il coinvolgimento diretto e attivo degli studenti e il punto di forza è rendere le persone con un danno neurologico acquisito promotrici attive di un messaggio di prevenzione sui comportamenti a rischio e sulle conseguenze di un trauma cranico. Ogni volta che incontriamo gli studenti le emozioni, da una parte e dall’altra, sono fortissime e l’esperienza di oggi non è stata da meno”.