I pazienti di Brain diventano attori per trasmettere agli alunni della primaria un messaggio di prevenzione sui comportamenti a rischio e di sensibilizzazione sulle conseguenze del trauma cranico. È il progetto “Anche per sogno!” che, sotto forma di spettacolo teatrale, propone ai bambini delle classi terze un laboratorio sul sogno, sulla disabilità e sull’inclusività. È dunque questo il filo conduttore, per l’anno scolastico 2022-2023, delle attività di Brain rivolte alle scuole.
“L’Associazione Brain – spiega la presidente Edda Sgarabottolo – lavora da quasi trent’anni al fianco delle persone che hanno subito un grave trauma cranico e delle loro famiglie. Secondo la nostra esperienza, qualsiasi progetto di riabilitazione (sia essa fisica o cognitiva) e reinserimento sociale non può esimersi da un
lavoro di collaborazione e sensibilizzazione del territorio e della comunità in cui le famiglie vivono. Siamo convinti che le fasce giovanili siano le prime interlocutrici per un dialogo costruttivo intorno al tema del rischio e quindi della prevenzione ed è per questo che, dal 2006, organizziamo incontri con gli studenti della scuola primaria e delle secondarie di primo e secondo grado”.
“La principale caratteristica dei nostri interventi – sottolinea la psicoterapeuta di Brain, Ilaria Locati – è il coinvolgimento diretto e attivo degli studenti. Ma, assieme a loro, i protagonisti degli incontri sono le persone che dopo l’incidente hanno dovuto intraprendere un percorso di riabilitazione e che si trovano a dover affrontare una vita nuova, con difficoltà che prima non avevano. Il punto di forza dei nostri interventi è quello di rendere le persone con un danno neurologico acquisito promotrici attive di queste azioni orientate alla prevenzione e alla sensibilizzazione”.
Il progetto, come detto, è rivolto alle classi terze delle scuole primarie. L’incontro con ogni classe ha la durata di due ore. Attraverso lo strumento del teatro con gli utenti di Brain in veste di attori, vengono proposti ai bambini stimoli utili a facilitare giochi di gruppo e altre attività sul tema della disabilità acquisita.
Le modalità organizzative vengono concordate con gli insegnanti in un incontro di presentazione del progetto. Al termine dell’iniziativa, verrà consegnata all’insegnate referente una relazione conclusiva con i materiali prodotti dai bambini.
Per la realizzazione dello spettacolo-laboratorio, verrà chiesto alla scuola un contributo a copertura delle spese per il personale qualificato, la gestione e il trasporto dei pazienti.
Per informazioni e richieste di ospitare lo spettacolo-laboratorio, le scuole possono scrivere alla e-mail sognoevita@gmail.com e saranno ricontattate.