Che fine fanno i tappi in sughero delle bottiglie che stappiamo in casa o di quelle aperte in bar e ristoranti? Il più delle volte finiscono nel sacco dell’immondizia, assieme agli altri rifiuti indifferenziati. Ma riciclarli, si può? Certo che sì: non per riprodurre tappi (attualmente le norme igienico-sanitarie non lo consentono) ma, per esempio, per realizzare pannelli insonorizzanti destinati all’edilizia e perfino… opere d’arte. Se poi ai vantaggi ambientali (così facendo si preservano maggiormente le foreste di sughero) ci aggiungiamo un vantaggio sociale, ecco la cornice in cui si inserisce il progetto “Stappa per Brain”, nato dalla collaborazione con Amorim Cork Italia, filiale appunto italiana della multinazionale leader nella produzione di tappi di sughero.

Il progetto “Etico” di Amorim Cork Italia

Nato da un’idea di Carlos Veloso Dos Santos, amministratore delegato di Amorim Cork Italia, il progetto nasce dalla necessità di dare un futuro sostenibile all’industria del sughero. “Ogni anno in Italia – sottolinea il referente aziendale del progetto Antonio Garruccio – vengono stappate un miliardo di bottiglie, che equivalgono a 4 tonnellate di tappi. Dalla constatazione che quasi tutti vengono gettati nella spazzatura, è nato questo progetto, che ha finalità economiche, ambientali e sociali. Perché sociali? Perché sono coinvolte circa 40 onlus e associazioni, tra cui Brain, nella raccolta dei tappi, che vengono poi destinati a due aziende certificate in Veneto e Piemonte incaricate di riciclarli per produrre il granulato che verrà infine utilizzato soprattutto nel campo dell’edilizia. Il progetto è nato dall’idea di creare un circolo virtuoso, per finanziare e creare sostenibilità sociale ed economica. Alle associazioni partner per ogni tonnellata di tappi raccolti corrispondiamo 700 euro: 300 euro come corrispettivo di acquisto da parte dei due centri di macinatura e altri 400 euro come donazione liberale da parte di Amorim Cork Italia. E devo dire che Brain è tra le associazioni più attive e tra le migliori per la qualità di prodotto fornito”. 

Le mani sapienti degli ospiti di Brain

Già, perché di qualità del prodotto si deve pur sempre parlare. “Sono alcuni ospiti della nostra comunità ‘La Rocca’, supervisionati dai volontari, ad occuparsi dello smistamento dei tappi che ci vengono portati dai donatori – spiega Marina Dal Toè, che segue il progetto per l’Associazione Brain odv -. È un lavoro certosino, perché bisogna eliminare i tappi in plastica e le gabbiette prima di imballarli e consegnarli ad Amorim. Dal 2017, anno in cui abbiamo aderito al progetto, abbiamo raccolto 7 tonnellate di tappi. Negli anni sono state avviate collaborazioni con cantine del territorio, aziende locali che hanno coinvolto i dipendenti nella raccolta, bar, ristoranti e osterie del vicentino che ci donano i tappi. Il progetto ha contribuito a far conoscere l’associazione e le sue attività su tutto il territorio italiano, al punto da ricevere tappi da Milano, Roma e addirittura dalla Sardegna”.

“La raccolta dei tappi è per noi un’importante fonte da cui attingere per il sostentamento delle iniziative di riabilitazione a favore i nostri ospiti – afferma la presidente di Associazione Brain odv, Edda Sgarabottolo -. Grazie al contributo dei donatori, possiamo continuare ad offrire loro attività di terapia musicale, terapia a cavallo, terapia in piscina e/o di orticoltura, strumenti importantissimi per ritrovare l’autonomia dopo un grave trauma cranico, un’emorragia o un’anossia cerebrale”.

Un sughero artistico

A testimonianza dell’ormai consolidato legame tra Brain e Amorim Cork Italia, un gruppo di ospiti dell’associazione ha fatto visita, a Conegliano Veneto, alla mostra “SUG_HERO – Metaforme. Il tappo da sughero tra storia, innovazione e sostenibilità”, organizzata dalla filiale italiana dell’azienda e visitabile fino al 30 ottobre a Palazzo Sarcinelli. Lungo l’emozionante viaggio tra i profumi e i suoni di una foresta di sughero e nella storia del sughero e del suo utilizzo, non poteva mancare una sezione dedicata al progetto “Etico” e agli oggetti di design e di arredamento creati proprio con il materiale ricavato dai tappi riciclati. E così anche noi di Brain ci siamo sentiti parte attiva (e orgogliosa) di questa bellissima proposta culturale e artistica.